"... I limiti esistono soltanto nell'anima di chi è a corto di sogni ... "

                                                                                                                      (Philippe Petit)

 
MA QUESTI SONO SCEMI?!

Fu ciò che esclamai la prima volta che vidi un Deltamotore: due omini abbarbicati su di una spartana struttura metallica, appesa ad un lenzuolone colorato che si agitava a mezz’aria sopra la mia testa.

Sì … dovevano essere decisamente matti!

Eppure, senza quasi accorgermene, avevo già iniziato a “guardare con i loro occhi”, cercando di crearmi un’immagine – sebbene confusa – di quello che poteva essere il mondo visto da lassù, osservato da un’altra prospettiva.

Ma invano! Come potevo creare l’immagine di un qualcosa che non avevo mai visto prima?

E che tipo di sensazioni avrei potuto avvertire nell’istante in cui il mio corpo si sarebbe venuto a trovare “svincolato” dalla terra?

Con la mente ero già a quel “distacco” e ... dovevo volare anch’io, volevo vedere, dovevo sapere ...

Forse quei due erano folli davvero, ma devo esserlo stata anche io se poco dopo mi sono ritrovata a correre come una matta (appunto) verso il campo di volo da cui erano appena decollati, e da cui ha avuto inizio il mio viaggio alla conquista dell’aria! E il Mondo, da lassù infatti, era tutta un’altra cosa!  

...

Ma alla fine, siamo così matti davvero?

 

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Fumetto 4: